cold drip coffee

Cold Drip Coffee: Cos’è e la Differenza con il Cold Brew

Se si apprezza il caffè freddo soprattutto nei periodi estivi, il cold drip coffee può essere un ottimo metodo di preparazione.

In questa guida vedremo cos’è, come si fa e quali sono le differenze con il cold brew coffee, dato che i due termini vengono spesso confusi fra di loro.

Cos’è il cold drip coffee

Il cold drip coffee è una bevanda ottenuta con una estrazione a freddo del caffè tramite un sistema che viene chiamato drip tower.

Questo sistema è costituito da 3 contenitori posti l’uno al di sopra dell’altro. In quello nella parte superiore viene messa l’acqua, che cadrà goccia dopo goccia all’interno del recipiente centrale dove viene inserito il caffè. L’acqua attraversa quindi il caffè e va poi a depositarsi all’interno del recipiente finale, quello più in basso.

drip tower
Una drip tower

Il caffè ottenuto, viene poi servito in un bicchiere con del ghiaccio o con l’aggiunta di latte freddo.

Come si prepara

Come abbiamo visto, per la preparazione e quindi l’estrazione con metodo cold drip coffee, è necessario un sistema chiamato “drip tower“. Sono di facile reperibilità, anche online è infatti possibile trovare diversi modelli in base a quelle che sono le proprie esigenze.

Servirà poi del caffè, come sempre i ottima qualità e macinato al momento. Per quanto riguarda il grado di macinatura, questo dovrebbe essere simile a quello utilizzato per una french press, come del sale grosso da tavola per intenderci.

A questo punto il caffè viene inserito nel relativo filtro, sopra la rete metallica che gli permette di non cadere all’interno del recipiente finale.

Si inserisce poi il recipiente superiore che conterrà l’acqua e che andrà a gocciolare lentamente sopra il letto di caffè, per poi andarsi a depositare sempre goccia a goccia nel recipiente finale.

Idealmente, il caffè deve essere “saturato” uniformemente quando si procede a questa tipologia di preparazione. Ciò viene fatto aprendo all’inizio maggiormente il rubinetto che si occupa di gestire il gocciolamento dell’acqua, in modo da bagnare tutto il caffè. Questo viene poi “stretto” nuovamente per fare in modo che il gocciolamento sia lento, al ritmo di circa una goccia al secondo.

Si tratta chiaramente di un metodo di estrazione piuttosto lento, che solitamente può richiedere da 1 a 2-3 ore, a seconda di alcuni fattori variabili come il livello di macinatura scelto, la quantità di caffè e la quantità di acqua. Chiaramente man mano che il recipiente superiore si svuota, la pressione sarà minore, e potrebbe esserci bisogno di aprire di più il rubinetto man mano che passa il tempo, per tenere il gocciolamento regolare.

Per questa tipologia di caffè, la ricetta prevede solitamente 7-10 grammi di caffè ogni 100ml di acqua.

Questo video, in inglese, di Dripster, offre ottime informazioni riguardo la preparazione.

Cold drip vs cold brew

Anche se con nomi molto simili, cold drip e cold brew sono due metodi di estrazione molto diversi fra di loro, così come lo è la bevanda ottenuta.

Abbiamo appena detto come il cold drip sia un metodo di preparazione che prevede la percolazione, ovvero il passaggio dell’acqua in maniera molto lenta attraverso uno strato di caffè.

Il cold brew è un metodo per infusione, dove il caffè viene lasciato nell’acqua per un tempo variabile che va solitamente dalle 12 alle 24 ore, dove il processo di estrazione è quindi ancora più lento.

In tutti e due i casi, trattandosi di estrazione a freddo, il caffè ottenuto risulta molto bilanciato dal punto della dolcezza e quello dell’acidità. Il caffè ottenuto con il metodo cold drip ha però solitamente più corpo, mentre il cold brew tende ad essere più leggero.

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *