Caffè Arabica e Robusta: Tutte le Differenze dei Due Caffè
Quando si parla di caffè e varietà, spesso i primi due termini che vengono in mente sono Arabica e Robusta.
Spesso infatti sentiamo parlare di concetti come caffè 100% arabica, oppure di miscela 80% arabica e 20% robusta.
Ma cosa significano questi termini? E qual è il risultato che si ottiene con il caffè che andremo poi a bere?
In questo articolo, di concentreremo sulla differenza tra arabica e robusta, e quali sono le peculiarità di ognuno.
Le principali varietà di caffè
Prima di parlare nello specifico di Arabica e Robusta, ci sembra doveroso spiegare almeno le basi di quella che è la classificazione del caffè.
Si tratta di una tematica molto complicata e anche piuttosto contorta, in quanto ci sono degli aspetti che non sono universalmente accettati, ma su cui esistono diverse scuole di pensiero. In generale concentriamoci però su ciò che è più o meno condiviso da tutti, senza entrare eccessivamente nel tecnico.
La pianta del caffè, fa parte della famiglia delle Rubiacee, che comprende al suo interno oltre 13.500 specie diverse di piante anche molto diverse fra di loro. Alcune di queste sono alberi da frutto (come nel caso del caffè), mentre altre sono erbacee.
All’interno di questa famiglia, troviamo poi diversi generi, fra cui quello della Coffea, che comprendere al suo interno oltre 120 diverse specie. Fra di queste, ci sono alcuni alberi da frutto, che producono quindi le bacche di caffè che utilizziamo per la preparazione della nostra bevanda preferita—in particolare utilizzando i semi all’interno del chicco.
Di queste specie, le due più conosciute sono però sicuramente la Coffea Arabica (spesso conosciuta semplicemente con il nome di Arabica) e la Coffea Canephora (spesso conosciuta semplicemente con il nome di Robusta).
Da sole, queste due specie costituiscono il 98% della produzione di caffè mondiale, ed è proprio per questo che ne sentiamo spesso parlare. La coltivazione avviene principalmente in America Centrale, Africa e Asia, nella fascia fra il tropico del Cancro e quello del Capricorno, conosciuta anche come Coffee Belt.
Oltre ad Arabica e Robusta, esistono però altre specie fra quelle 120 prima descritte che vengono coltivate per la produzione di caffè, anche se in forma molto, molto minore. Fra queste le due più importanti sono sicuramente Liberica ed Excelsa. La prima, ha un interessante contenuto caffeina molto basso rispetto ad altre piante, mentre la seconda è particolarmente difficile da coltivare.
Cos’è il caffè Arabica

Come abbiamo visto qui sopra, il caffè Arabica è una specie fra le due più coltivate e più apprezzate nel mondo. Al momento, costituisce infatti circa il 64% di tutta la produzione mondiale. Al momento, il maggior produttore è il Brasile.
Si tratta di una pianta che raggiunge un’altezza di circa 5 metri, ma spesso potata attorno ai due per fare in modo che i raccoglitori di caffè possano prenderne le bacche senza particolare difficoltà.
Tende anche a non essere particolarmente resistente a malattie ed intemperie, motivo per il quale ha bisogno di diverse cure, altitudine di crescita compresa fra 500m e 2500m, e un buon tempo meteorologico.
Al suo interno, l’Arabica contiene molte diverse varietà, che si differenziano anche parecchio fra di loro per le proprie caratteristiche. Alcune delle varietà più conosciute sono sicuramente Borboun, Geysha e Typica. Queste a loro volta hanno delle sotto-varietà che tendono ad essere differenti fra di loro.
Le caratteristiche del caffè Arabica
Il fatto che l’Arabica sia il caffè più prodotto a livello mondiale, non è di certo un caso.
Si tratta infatti di una specie di caffè particolarmente apprezzata per il suo gusto complesso ma allo stesso tempo particolarmente bilanciato.
Sotto il profilo del gusto, questo caffè è solitamente dolciastro, con note fruttate o floreali, nocciolate e sentori di caffè. È presente anche una buona componente di acidità che bilancia il tutto.
Chiaramente molto dipende anche dal metodo e dal Paese di coltivazione, in quanto anche questi andranno ad influire pesantemente su quello che sarà il risultato finale, così come per tutto il processo conseguente di lavorazione e tostatura compiuto sui chicchi di caffè.
Cos’è il Caffè Robusta

Il caffè Robusta, è la seconda specie per coltivazione al mondo, e costituisce circa il 34% della produzione mondiale di caffè, con il maggior produttore rappresentato dal Vietnam.
È un pianta particolarmente resistente (da qui il nome Robusta), che ha bisogno di meno attenzioni per crescere e produrre le bacche che daranno poi origine al caffè. Cresce al di sotto dei 1000m di altitudine, produce più frutti in rapporto a ettari di terreno coltivati e tende ad essere particolarmente tenace contro le malattie.
All’interno della specie Canephora/Robusta esistono diverse varietà di caffè caratterizzate da diversi profili. Le due più conosciute e diffuse sono sicuramente Erecta e Nganda.
Si tratta di una specie che negli ultimi anni sta andando incontro ad una riscoperta da parte degli appassionati, acquisendo una sempre più grande fetta di mercato.
Le caratteristiche del caffè robusta
Rispetto al caffè Arabica, il caffè Robusta presenta un profilo caratterizzato da una minore acidità ma anche una minore dolcezza, oltre ad una più elevata concentrazione di caffeina.
Tende anche a sviluppare note più decise che tendono al legno o alla gomma bruciata, per questo molte persone tendono a storcere il naso pensando ad un caffè 100% robusta.
Tende però anche a generare un’ottima crema e un ottimo corpo, motivo per il quale viene spesso aggiunto al caffè Arabica per creare una miscela il tipico espresso che siamo abituati a bere nei bar.
Le differenze fra arabica e robusta

In questa sezione vedremo le differenze fra caffè Arabica e Robusta, ma è bene fare una nota importante. La specie o la varietà del caffè non ha a che fare direttamente con la qualità del caffè in sé.
Un caffè 100% arabica non è necessariamente migliore di un robusta o di una miscela fra i due. Ci sono moltissimi fattori che influenzano infatti il caffè e la sua qualità, come il luogo di produzione, la cura nella lavorazione, il metodo scelto, il trasporto e molto altro.
Detto questo, vediamo quelle che sono le differenze fra Arabica e Robusta. La tabella sotto ci aiuterà a comprendere meglio le peculiarità di ognuna.
– | Arabica | Robusta |
---|---|---|
Profilo e Gusto | Dolce e pronunciata acidità, con note floreali, fruttate e di cioccolato | Meno acidulo, più deciso e con note di cuoio e legno |
Contenuto di caffeina | Fra lo 0.8% e il 1.5% rispetto al peso | Fra lo 1.7% e il 3.5% rispetto al peso |
Grassi e zuccheri | Contiene il doppio dello zucchero rispetto alla Robusta, e circa il 60% in più di grassi | Basso contenuto lipidico e di zuccheri |
Altitudine di coltivazione | Fra i 500 e i 2500 metri, idealmente sopra i 1000 metri | Idealmente sotto i 1000 metri di altitudine |
Forma del chicco | Più grande e dalla forma ovale, con un taglio centrale a forma di “S” | Più piccolo e tondeggiante, con una line netta al centro |
Altezza della pianta | La pianta può raggiungere solitamente i 4.5/5 metri circa | Può arrivare ad altezze che superano i 6 metri |
Temperatura ottimale | Fra i 15° e i 24° | Fra i 24° e i 30°, ma resistente a variazioni |
Paesi produttori | Principalmente in Sud America, con Brasile e Colombia in testa. Segue poi l’Etiopia in Africa | Il Vietnam è il maggiore produttore, seguono il Brasile, l’Indonesia e l’India |
Prezzo | Costi di circa 3-5 dollari per KG di caffè verde | Attorno ai 2 dollari per Kilo di caffè verde |
Conclusione
Speriamo che questo articolo abbia aiutato a fare un pò di luce su quelle che sono le tipologie di caffè in commercio, così come le diverse miscele e soprattutto quali sono le differenze fra Arabica e Robusta, che costituiscono la maggior parte del caffè che troviamo in commercio.
Come sempre, molto è lasciato al proprio gusto personale, e non è possibile giudicare la qualità di un prodotto semplicemente dalla specie di caffè utilizzata.
Dubbi o domande? Lasciate pure un commento qui sotto.